934 - ... e Maverick

Veniamo alla storia vera e propria, prima che la Gambera si ammali di curiosità...

Maverick aveva, al tempo, 20 anni, io 17 ed è stato il primo che ho conosciuto perchè avendo lui smesso di scrivere nella 49, ma non volendo perdere alcuni contatti, tra cui il mio, mi aveva fatto recapitare tramite la redazione del giornale una lettera in cui mi spiegava i motivi del suo "ritiro" (giusto per essere originali, storie di gelosie e ripicche infantili... vi ricorda nulla questo?). Nella stessa lettera aveva messo il suo indirizzo, nel caso avessi voluto continuare a sentirlo. Gli risposi e dopo qualche scambio epistolare (vi ricordo che al tempo, una lettera arrivava al massimo in 2 giorni, non come ora) decidemmo di incontrarci. Non potendo fare un'uscita in piena regola, tipo appuntamento, stabilimmo che sarebbe passato a scuola all'orario di uscita, con buona pace del dubbio "e se fosse un maniaco pervertito?".

Quella mattina a scuola sembrava che la lezione di italiano (3 ore filate) non avesse mai fine, ma al suono della campanella vi assicuro avevo un magone allucinante ed ero convinta che non sarei riuscita a spiccicare una parola una. Invece fu divertente. Utilizzammo ovviamente il giornale come segno di riconoscimento e quando arrivai di fronte a lui ci salutammo in contemporanea. Io gli dissi "Fabio?", mentre lui, in stereo, "Annalisa?", poi, sempre insieme, attimo di silenzio. Infine, ancora insieme, "Ciao, piacere!" e lì ci fu la risata di entrambi e l'imbarazzo scomparve immediatamente. Ci fermammo a parlare giusto quei 15 minuti, la prima volta, ma fu l'inizio di una lunga serie.


Passava a trovarmi all'uscita da scuola, almeno una volta a settimana, oppure quando avevo 1 ora buca dalle 12 alle 13. Si stava in auto a chiacchierare e niente di più, con buona invidia delle mie pettegolissime compagne di classe, perchè ero l'unica a ricevere "visite" o passaggi in auto da un ragazzo. Lui ovviamente lo sapeva e ci giocava parecchio, a farle schiattare, per poi riderne insieme. Come quella volta che mi portò la mimosa per la festa della donna... credo che il rosicamento di fegato raggiunse livelli da ricovero.

Com'era? Lo so che siete curiosi. Beh, direi normale. Quei 10 centimetri più alto di me, capelli neri, occhi nocciola. Carino, senza dubbio. Simpatico, educato, gentile. Un po' stile bravo ragazzo della porta accanto. Che ci crediate o no non ci siamo mai nemmeno baciati. Eravamo amici e basta. Lo siamo stati finchè non è partito per il servizio militare. Al suo ritorno dopo la leva si era fidanzato, io avevo preso la patente, l'auto, avevo finito la scuola e non ci siamo più frequentati. Ci siamo rivisti credo un paio di volte dopo un anno, ma il legame fatto di chiacchierate e risate in auto si era ormai spezzato e credo sia dispiaciuto ad entrambi in egual misura. Lo ricordo con affetto, senza dubbio.

Mi ha aiutato a far uscire un po' di "faccia tosta", a mettere il naso fuori dal guscio. E' stato un discreto compagno di viaggio in un periodo che, diversamente, sarebbe stato troppo nero. E' stato quello che mi ha regalato un pezzetto della "sua" musica, come ho raccontato in questo post. E' stato un ragazzo che, per un po', mi ha fatto sentire speciale.

Scrivi commento

Commenti: 10
  • #1

    tiffany (sabato, 15 settembre 2012 14:09)

    Be'...i primi "amori". Belli. Puri, sinceri, sempre bei ricordi. Ed è davvero speciale, son davvero speciali questi rapporti che si rcordano a distanza di anni. Ciao Lune :)) Faccio fatica a entrare non sempre mi carica la pagina ma credo sia un problema di chiavetta perchè me lo fa anche con altri blog...

  • #2

    lune-di-lunedi (sabato, 15 settembre 2012 14:26)

    Tranquilla, mica scappo.
    Hai ragione, questo è un ricordo speciale :-D

  • #3

    specchio (sabato, 15 settembre 2012 15:37)

    non sapeva il povero che quella facia tosta sarebbe poi diventata..di bronzo...ahahhahah...ti adoro lo sai..baciuzz:)

  • #4

    lune-di-lunedi (sabato, 15 settembre 2012 15:56)

    Ancora non ho abbastanza soldi per farla diventare "di platino", ma mi sto attrezzando... evoluzione naturale, comunque :-PPP

  • #5

    Gambera (sabato, 15 settembre 2012 18:18)

    che cariiiiiiiiiiiiiini!! una storia semplice, pulita, fresca, d'amore, se vogliamo. Anche se a quell'età è un parolone usato solo per imbrattare i diari scolastici :-) [normale che vuol dire? tipo "simpatico" o "un tipo"? cioè un mezzo wc?:))]

  • #6

    lune-di-lunedi (sabato, 15 settembre 2012 18:39)

    Le mie compagne gli sbavavano appresso, tanto male non era :-))) No, davvero, era carino, alto, ben fatto, bellissimi occhi nocciola. E poi non se la tirava per niente, non era il classico fighetto.
    Felice che la storiella ti sia piaciuta.

  • #7

    MandorlAmara (domenica, 16 settembre 2012 20:19)

    Che storia carina, davvero... Un abbraccio

  • #8

    lune-di-lunedi (domenica, 16 settembre 2012 20:26)

    Grazie. Per l'abbraccio dico :-DD

  • #9

    cappottino (mercoledì, 19 settembre 2012 00:32)

    Bello Lune! :-)
    Anzi belli... sia questo che il precedente :-)
    Sono i ricordi del cuore... quelli che quando ci ritorni col pensiero... be'... un sorriso e un po' di malinconia li strappano sempre.
    Sono momenti di vita vera, vissuta che ci hanno aiutato nel percorso di crescita... mi fai venire in mente anche i miei adesso... ahahaha... ahahah... no no... che io son capace di commuovermi per cose di piu' di 20 anni fa :-)))))))))

  • #10

    lune-di-lunedi (mercoledì, 19 settembre 2012 22:59)

    Sì sono ricordi che ti scaldano il cuore. Piccoli, ma importanti :-)))
    (nel mio caso... 22, di anni :-P )